SOLENNITA’ DELL’ASCENSIONE DEL SIGNORE
Cristo è rimasto con noi.
La nostra vita ha bisogno di avere una presenza amica, una presenza che sia reale anche quando ci sentiamo soli: la moglie, i figli un parente……..
Abbiamo anche bisogno di una presenza sognata, immaginaria:
il ricordo della mamma, l’immagine dell’amico del cuore, il pensiero di un figlio che vive in un’altra città o in un altro paese.
Questa presenza reale o sognata, ci consola, ci da pace, ci motiva.
Il Signore Gesù è rimasto con noi, con tutti noi.
La sua presenza è reale ed efficace, anche se non visibile e palpabile.
La presenza di Gesù è viva ed è quella di un amico che sa ascoltare i nostri segreti, le nostre intimità e lo fa con grande affetto, pazienza, bontà, misericordia ed amore.
Cristo è rimasto al nostro fianco per donarci pace e salvezza, per liberarci dalla tentazione e aiutarci a vincerla, per sostenerci e rialzarci nel momento della caduta.
Cristo è rimasto con noi per salvarci con la sua presenza di Redentore, perché Egli vuole la nostra salvezza. Poniamoci queste due domande: Crediamo che Cristo sia rimasto con noi per salvarci? – Pensiamo alla presenza di Cristo, amico e Redentore?
Gesù ascende al Cielo e ci benedice, “ E, mentre li benediceva, fu portato in cielo”. Questa benedizione è il suo testamento ultimo. E’ una benedizione non è un giudizio. Gesù lascia un ultimo messaggio ad ogni discepolo: tu sei benedetto; in te c’è del bene, in ogni uomo c’è del bene e questo bene va annunziato. Tre le cose che dobbiamo imparare e testimoniare: la legge della croce, la conversione ad essa e il perdono come possibilità di ripartire per tutti. Gesù siede alla destra di ciascuno di noi e ci precede verso il cielo.
Diacono Agostino Chiarelli