Novembre 22, 2024

Ti seguirò dovunque tu vada

26 giugno 2022 – XIII domenica T.O anno C – Lc 9,51-62

Gesù intraprende il cammino verso il compimento della sua opera di salvezza: la sua passione e morte, innalzato sulla Croce, e la sua risurrezione. Lo intraprende con decisione, “a muso duro” (letteralmente, nel testo greco).

In questo viaggio, che copre buona parte del vangelo di Luca, incontra delle persone. Il Vangelo oggi ce ne presenta alcune, ma il passaggio di Gesù nella vita di ognuno comporta sempre una reazione. Egli è la pietra di inciampo che rivela quello che è presente nel cuore di ogni uomo.

Come duemila anni fa, Gesù incontra ognuno di noi, oggi, nella Chiesa. Anche me e te, fratello lettore. Quale sarà la nostra reazione?

Sarà quella dei samaritani, che non lo accolgono perché rifiutano Gerusalemme come luogo di culto? Ai nostri giorni, diremmo che lo rifiutiamo perché “non mi piace la Chiesa: io sono credente, ma non praticante”. Eppure, anche qui il Vangelo è fonte di speranza. Ai discepoli che vogliono distruggerli, Gesù ricorda che lui non è venuto per giudicare il mondo, ma per salvarlo.

Sarà la reazione della prima persona che vuole seguirlo, “Ti seguirò dovunque tu vada”? Ma è solo un modo per cercare false sicurezze, se vogliamo limitarlo, se poi non lo accogliamo nei piccoli, nei più poveri e indigenti.

Oppure preferiamo rimandare? “Permettimi di seppellire mio padre, di congedare quelli della mia casa”. Motivi del tutto legittimi, che però diventano pretesti se servono solo a rinviare la sequela di Gesù, in opposizione al modo, con “ferma decisione”, con cui Gesù si avvia verso Gerusalemme.

Come rispondiamo oggi a Gesù che incontriamo nell’Eucaristia?

Diacono Sergio Olivia