Novembre 22, 2024

Assunzione della Beata Vergine Maria

Oggi festeggiamo l’ingresso di Maria, in anima e corpo, in Cielo. Celebriamo questa festa perché in Maria si vede il destino di ogni uomo, il culmine del cammino dell’umanità. Maria è già ciò che noi saremo. Guardando a Lei, noi vediamo la realizzazione della nostra natura, nella gloria del Cielo. La gioia di Maria deve entrare in noi. È la gioia della contemplazione del progetto di amore di Dio, che parla ai piccoli, agli ultimi, agli umili. Maria, nel Magnificat, canta la gloria di Dio, che ha aperto i Cieli alla nostra umanità. Noi siamo capaci di Dio e la nostra carne è fatta per il Paradiso, come ci insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica. L’opera di Dio necessita, però, del nostro sì. La grandezza dell’uomo è la sua libertà. L’uomo, dirigendo la sua volontà verso Dio, non eleva solo la sua anima ma anche il suo corpo. Per questo la resurrezione è resurrezione dei corpi. Da quando Dio si è fatto uomo in Gesù Cristo, la carne è stata divinizzata. Per i greci, il corpo era ritenuto la prigione dell’anima; per i cristiani, invece, il corpo è il tempio dello Spirito Santo, per cui l’uomo risorgerà anche con il suo corpo glorificato. Il nostro corpo è destinato al Cielo e non a essere utilizzato come uno strumento, un oggetto per soddisfare i nostri desideri terreni. Gesù eleva il corpo a una grande dignità, perché Egli stesso ha voluto avere un corpo. Nella Lettera agli Ebrei, leggiamo: «Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato»(Eb 10, 5). La grande notizia dell’Assunzione di Maria è che ciò che Dio ha promesso ha avuto già una piena realizzazione nella Madre: Dio ha disperso i superbi, rovesciato i potenti, innalzato gli umili, ricolmato di beni gli affamati, soccorso il Suo popolo. Maria, la prima creatura che è in Cielo in anima e corpo, vede realizzare in sé tutto questo e la sua anima magnifica il Signore. Gesù ci ha donato Sua Madre anche come modello della nostra umanità nella vita eterna. La realtà dell’Assunzione di Maria è una grande consolazione per noi che ci troviamo ancora a combattere con la drammatica realtà della morte. L’amore di Dio, però, è più forte della morte, perciò oggi possiamo dire con san Paolo che «in Cristo tutti riceveranno la vita». In Maria, la distanza tra noi e Dio è annullata; la nostra Madre è la garanzia che anche per noi ci sarà la vita eterna, se avremo seguito Gesù, se avremo accolto il Suo amore e coltivato il desiderio di Dio, scrivendo pagine di eternità nella nostra anima.

Diac. Maurizio Scorza