NAGORNO-KARABAKH: CARITAS ACCANTO ALLA POPOLAZIONE IN FUGA
Don Pagniello (Direttore): “Con la Caritas locale, per far fronte alle prime necessità”.
Un nuovo dramma è in atto in Europa con il tragico esodo di circa 85.000 armeni, abitanti dell’enclave del Nagorno Karaback, sita nel Caucaso meridionale, costretti a lasciare le proprie case per l’inasprirsi della situazione.Una tensione secolare che da tre decenni, con alterne vicende, ha sconvolto la vita della popolazione di queste terre. Oggi tocca agli abitanti armeni di quel territorio che stanno cercando rifugio nella vicina Armenia, un paese di circa 2,8 milioni di abitanti che deve accogliere e assistere questo numero enorme di persone, che si sono lasciate alle spalle tutto, con la prospettiva che non potranno più tornare a casa propria. Nei prossimi giorni anche il resto della popolazione armena presente in questo territorio, oggi sotto il controllo azero, molto probabilmente partirà alla volta dell’Armenia. Saranno almeno altre 40.000 persone che dovranno cercare un rifugio altrove.«Rivolgo il mio appello (…) affinché tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone e il rispetto della dignità umana», ha esortato Papa Francesco e con lui rivolgiamo un appello affinché si possa trovare una soluzione pacifica al dramma in corso.Caritas Armenia, da anni molto attiva nell’assistere i profughi già presenti nel proprio territorio, si è mobilitata in particolare lungo il confine meridionale per fornire prima assistenza, e al loro fianco Caritas Italiana e tutta la rete delle Caritas.«In questo momento cruciale è essenziale che l’Unione Europea e le Nazioni Unite intensifichino il loro sostegno per garantire una risposta umanitaria del Nagorno Karabakh e in Armenia, con finanziamenti destinati agli attori umanitari locali, che sono in grado di rispondere efficacemente e rapidamente alla situazione e aiutare chi ha bisogno», afferma Gagik Tarasyan, Direttore esecutivo di Caritas Armenia.Don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana, ribadisce la solidarietà e la piena disponibilità a sostenere gli sforzi della Chiesa locale. *** È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line su https://donazioni.caritas.it, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza Nagorno – profughi Armenia” tramite:· Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 11· Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474· Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013· UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119 |
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